sabato 16 luglio 2005

Trattamenti estetici

Cosce (cellulite)

Nelle cosce ovviamente il problema, che si ripresenta puntualmente nel periodo a cavallo tra febbraio e marzo è rappresentato fondamentalmente dalla cellulite.La cellulite , a rigore di termini, dovrebbe significare infiammazione di cellule; in effetti però l'alterazione morfologica, che viene comunemente chiamata cellulite, è solo una sclerosi delle membrane cellulari del sottocutaneo con conseguente ipertrofia dell'adipocita. Per essere più precisi, delle cellule del connettivo ipodermico, a carico delle membrane cellulari, che si sclerotizzano, trattenendo il liquido interstiziale e intracellulare, che gradualmente fa ingrossare le cellule connettivali. Queste, a loro volta, determinano fenomeni di compressione sui vasi sanguigni e linfatici e sulle terminazioni nervose, compromettendo in tal modo la circolazione.Esteticamente, il tessuto cutaneo, con il sottostante pannicolo adiposo, presenta dei grossi noduli, spesso dolenti alla palpazione digitale; i soggetti affetti da cellulite sono in maggioranza dei falsi obesi, che dell'obesità hanno soltanto l'apparenza.Ciò che infiltra i tessuti cellulari del connettivo non è esclusivamente grasso, ma è anche sostanza idrica ricca di cataboliti tossici. A un esame superficiale si constatano in essi tutte le deformazioni generali e distrettuali del grasso, ma ad un esame più profondo, specialmente dermotattile, si riscontra la compagine tissutale infiltrata e nodulare e nell'insieme dolorante per compressione delle terminazioni nervose. In questi casi la linfa fluisce pigramente tra le maglie del tessuto connettivo, il ricambio è rallentato, con notevole sofferenza cellulare e conseguente sclerosi delle membrane delle cellule; i fenomeni osmotici sono alterati, i canali linfatici sono ingorgati per la pigrizia della circolazione reflua, l'attività vasomotoria è pure compromessa, e tutto il pannicolo adiposo s'imbibisce, alterando l'aspetto morfologico dei distretti interessati dalla cellulite.Spesso l'eccessivo accumulo di tessuto cellulitico determina delle algie, in certi distretti organici, che si scambiano facilmente per dolori reumatici o artritici.Sovente i dolori insorgono anche a carico delle aponeurosi muscolari e superficiali, nel tessuto sottocutaneo, nelle guaine muscolari e tendinee, nel connettivo vasale e del sistema nervoso.Qualche volta la cellulite provoca anche degli edemi, nei quali il liquido stravasato è caratterizzato dall'assenza di cellule infiammate, che caratterizzano invece gli infiltrati flogistici.Il 90% delle donne ne ha, ne ha avuta o ne avrà. Tuttavia, come per tutte le cose, esistono diversi gradi di intensità, e se si può dire che la presenza di cellulite nella donna è normale, al contrario l'eccesso di cellulite è anormale. Quando si studiano le zone in cui essa si accumula nella donna, ci si accorge che queste si trovano elettivamente a livello delle regioni ginoidi, cioè quelle che sono in rapporto col sesso femminile e con la femminilità: bacino, natiche, cosce. Quindi la presenza di cellulite nella donna è un carattere sessuale secondario femminile, come il seno, per esempio. E' innegabile che la presenza di cellulite sia legata al sesso femminile, e questo per diverse ragioni , ma la più evidente delle quali è il fatto che l'uomo non ne ha. Il problema più importante è in effetti riuscire a stabilire quella frontiera vaga e mobile, a seconda delle donne, che esiste tra cellulite ed eccesso di cellulite. Il dizionario fa risalire al 1878 la sua prima comparsa, ma non è che dal 1925, e particolarmente dopo l'ultima guerra, che il problema è diventato importante. Perché bisogna ben precisarlo: la cellulite è un problema di questi ultimi anni. E' un problema, se ci si limita all'analisi estetica, episodico, legato a una civiltà e a un modello di società. La nostra civiltà ha fatto nascere, da circa cinquant'anni, una nuova bellezza fisica: la donna bella è giovane, snella e soprattutto magra. Se la parola cellulite è recente, l'esistenza della cellulite al contrario è antica. La Venere Callipigia, scolpita 2000 anni fa, rappresenta ancora oggi un modello di estetica. Tuttavia, il corpo della donna che è servito come modello non era magro: le sue natiche, le sue cosce, la sua vita sono abbondanti. Eppure la traduzione letterale del nome di questa statua è Venere dalle belle natiche: le natiche e le cosce grosse nell'antichità erano dunque considerate belle. Numerosi quadri e sculture del Tiziano, di Rubens, di Raffaello, di Botticelli, di Velàzquez, di Rembrandt, di Renoir sono apprezzati per la bellezza delle forme femminili che rappresentano. Eppure le modelle non erano affatto magre ed è probabile che anzi avessero un po' di quella che noi chiamiamo oggi cellulite. Perché allora ciò che è così frequentemente riprodotto e apprezzato in pittura o in scultura, e che si ritrova così sovente nella donna, non è accettato come normale costituzione femminile, esteticamente gradevole? La risposta ci è data dallo studio dell'evoluzione delle tecniche e dei mezzi artistici. Rubens, Ingres, Poussin sono diventati nel 1977 Bernard Buffet, Giacometti, Van Dongen. Il cinema, la fotografia, la pubblicità, la televisione, hanno permesso lo sviluppo di una nuova estetica del corpo della donna. Le attrici del cinema, le indossatrici di moda, le modelle della pubblicità hanno preso il posto della Venere di Milo, di Monna Lisa e delle Contadine fiamminghe: sono tutte belle, giovani, ma magre. Questo nuovo orientamento della figura femminile si è accentuato nel corso degli anni in proporzione al progressivo svestirsi della donna. Se le nostre nonne non si occupavano della loro cellulite, nascosta sotto un buon numero di sottane, la donna del 1925, in abito corto, ha cominciato a porsi dei problemi. Quella del 1965, in minigonna, ha tentato di risolverli; la donna d'oggi in blu jeans unisex non può accettare il più piccolo cuscinetto sgradevole.Uno dei problemi più evidenti legato alla cellulite è quello della circolazione che, nel corso degli anni, può creare notevoli fastidi, quando non sfocia in vere e proprie patologie. Questo è l'aspetto che curiamo in particolare, ma nel contempo, anche se quasi sempre l'esigenza è di natura squisitamente estetica, cerchiamo di far capire alla paziente la necessità di uno stile di vita diverso.Premettiamo sempre che non siamo in grado di fare miracoli né tantomento abbiamo nelle mani una affettatrice, quindi il trattamento avrà dei risultati se, insieme al nostro lavoro, la paziente farà più moto, curerà una migliore igiene alimentare, berrà più acqua ed eseguirà diligentemente i compiti che le verranno assegnati a casa.In genere noi usiamo nel trattamento della cellulite i raggi infrarossi, gli ultrasuoni, la ionoforesi ma soprattutto il massaggio circolatorio e il linfodrenaggio, sia usando una apparecchiatura complessa ed efficace, sia usando le nostre mani.

Massaggio circolatorio
Nelle arterie il sangue è sospinto dalla pompa cardiaca; nelle vene invece il suo movimento è meccanico, legato in gran parte alle contrazioni dei muscoli. La progressione del sangue nelle vene è molto spesso rallentata dalla cellulite, che riduce il calibro dei vasi. Si verifica un ristagno di sangue che provoca gli edemi, le gambe pesanti e un accumulo di tossine. Il massaggio circolatorio ha come scopo essenziale quello di migliorare e di facilitare il ritorno del sangue venoso degli arti inferiori verso il torace. La circolazione venosa si effettua dall'estremità dell'arto verso la radice, perciò il massaggio comincerà a livello del piede per terminare alla coscia.La prima zona da massaggiare, molto importante e spesso dimenticata, sarà la pianta del piede, dove esiste, infatti, una rete venosa sviluppatissima che raccoglie la maggior parte del sangue del piede.A partire dalla pianta dei piedi, con una serie di compressioni morbide e veloci, facciamo avanzare le mani a piatto come un'onda, lungo i tragitti venosi del piede, del polpaccio, del ginocchio, della coscia fino a raggiungere l'inguine e la natica.

Drenaggio linfatico Il secondo tipo di massaggio, la cui importanza è primaria nel trattamento della cellulite, è il drenaggio linfatico. Questa tecnica, messa a punto da Vodder, un medico tedesco si è sviluppata soprattutto in Francia dopo i lavori della signora Cool di Bruxelles. Il nostro corpo è formato per il 50% di acqua, che si trova sotto due forme:o l'acqua delegata alle molecole chimiche che costituiscono la materia vivente delle nostre cellule;o l'acqua libera che circola sotto forma di plasma nei vasi sanguigni, di linfa nei vasi linfatici, e che bagna tutte le cellule formando i liquidi interstiziali. Tutte le cellule dell'organismo sono a contatto con questo liquido, derivato dal plasma sanguigno, che serve da collegamento tra la cellula e il sangue. Tutti gli scambi avvengono attraverso di esso, che trasporta le sostanze nutritizie della cellula e recupera i suoi rifiuti: è contemporaneamente il fattorino e lo spazzino. Il liquido interstiziale, che ha un notevole volume rappresentando il 15% del peso corporeo , viene rinnovato grazie alla circolazione linfatica. Quando è carico di sostanze di rifiuto cellulari, si dirige verso i sottili vasi che lo drenano e diviene linfa. I vasi linfatici sono numerosissimi nel nostro corpo e soprattutto nel derma. Si ramificano come i vasi sanguigni e si riuniscono a formare condotti sempre più grossi che confluisco verso il torace e vanno a gettarsi nella vena cava.La linfa raggiunge così nel torace il sangue venoso e subirà la stessa depurazione.Sul tragitto dei vasi linfatici esistono di quando in quando stazioni gangliari che si possono paragonare in qualche modo a delle stazioni di pompaggio.Una cellula funziona bene solo se i suoi rifiuti vengono rapidamente eliminati e non la ingombrano. Perciò la corrente linfatica dovrà essere rapida e regolare. Ora, la linfa circola lentamente, perché non possiede come il sangue la pompa del cuore. Il suo flusso dalla periferia verso il torace è possibile soltanto grazie alle contrazioni dei muscoli e fra questi il diaframma, che separa l'addome dal torace e che costituisce la più importante pompa linfatica.Durante la respirazione profonda i movimenti inspiratori ( abbassamento) ed espiratori ( elevazione) del diaframma permettono alla linfa dei vasi addominali e toracici di circolare normalmente.Quando essi si svuotano, determinano un richiamo di linfa dai vasi degli arti inferiori che così vengono drenati.I movimenti respiratori consentono quindi una buona circolazione della linfa negli arti inferiori. Quando questa circolazione è ritardata o rallentata, si produce un ristagno di liquidi interstiziale nei tessuti.A livello delle cosce e delle gambe l'eccesso di liquido interstiziale nel derma va ad accrescere la superidratazione della sostanza fondamentale.Il rallentamento limita l'eliminazione delle tossine e dei rifiuti e aggrava il processo di autointossicazione cellulare della cellulite.Il drenaggio linfatico, secondo la tecnica di Ledic, permette di migliorare il flusso della linfa nei vasi linfatici e quindi di disintossicare i tessuti.

Igiene alimentare
Come accennato prima, finito il nostro lavoro in senso stretto, e senza assolutamente intavolare discorsi di diete, delle quali sono fin troppo pieni giornali e riviste, ma per le quali ci sono gli specialisti in Dietologia e/o Scienza della Nutrizione, diamo alle nostre pazienti alcuni suggerimenti per poter arrivare ad una discreta igiene alimentare. Partiamo dal presupposto che, se la riduzione del grasso delle regioni cellulitiche è difficile da ottenere con una dieta, gli eccessi alimentari possono invece aggravare una cellulite molto facilmente ed anche associare ad essa un rapido aumento di peso. La cellulite è spesso solo il primo stadio di un'obesità in via di costituzione.Bisognerà perciò vigilare sempre il proprio modo di alimentarsi e, in ogni caso, osservare i principi di un'alimentazione sana, equilibrata e ben ripartita durante la giornata. Esistono tre imperativi nel controllo alimentare della cellulite. L'alimentazione deve essere ricca di proteine e d'acqua e povera di sale. Le proteine rappresentano, attraverso gli aminoacidi che le compongono, l'elemento base di tutte le cellule del nostro organismo. Niente può essere fabbricato senza le proteine. Al contrario dei glucidi e dei lipidi, i protidi non possono essere fabbricati dalle nostre cellule. Perciò è indispensabile che l'alimentazione fornisca al nostro organismo le materie prime proteiche, necessarie alla sua vita. Le proteine sono indispensabili al fibroblasto del derma per fabbricare le fibre di collageno e di elastina. Sono altrettanto indispensabili alla sostanza fondamentale per equilibrare la sua idratazione. Poiché il riequilibrio e il normale funzionamento del tessuto connettivo dermico sono un indispensabile risultato dei trattamenti anticellulitici, è indispensabile perciò un'alimentazione ricca di proteine. Ma le proteine producono calorie; apportano, a parità di quantità, lo stesso numero di calorie degli zuccheri. Se si vuole introdurre una quantità di proteine sufficiente per un apporto calorico giornaliero accettabile, bisognerà ridurre l'apporto alimentare di zuccheri e grassi. Le proteine ci sono fornite nell'alimentazione dalla carne, dal pesce, dalle uova e dal formaggio. Occorrerà tuttavia scegliere delle carni magre, ricche di proteine e povere di grassi. Per esempio, il manzo, il cavallo, il vitello, il pollame magro, ed eliminare le carni grasse come il castrato, il maiale, il pollame grasso. Allo stesso modo bisognerà eliminare i pesci grassi: sardine, tonno, aringhe, acciughe, sgombri, salmone e coda di rospo. Si dovranno cercare dei formaggi magri con una percentuale di grassi inferiore al 40%. I farinacei, l'alcool, il pane, i dolciumi, il burro e le salse dovranno essere particolarmente limitati.E' di estrema importanza anche l'apporto di frutta e legumi freschi, fonti di vitamine e sali minerali.

Acqua
L'acqua deve essere assunta in grande quantità, almeno 1 litro e mezzo di acqua non gasata al giorno, ripartita, se possibile, al di fuori dei pasti.Il corpo umano contiene acqua e sale in soluzione in proporzioni ben definite.Se si cambia la concentrazione dell'acqua o del sale, l'altro dei due fattori modificherà ugualmente la propria concentrazione per mantenere costanti le proporzioni. Così, se si beve molta acqua e poco sale, l'acqua diluirà il sangue, che, trovandosi meno concentrato in sale, dovrà andare a prelevarlo nei tessuti. Questi si impoveriranno di sale e, per mantenere l'equilibrio acqua-sale, mobilizzeranno a loro volta dell'acqua.Con questo semplice sistema, che consiste nel bere molto e salare poco, la cellulite eliminerà del sale e sarà così costretta a restituire anche dell'acqua.Il trattamento si completa insegnando alla paziente esercizi di mobilizzazione e di respirazione.

Viso

Le rughe d'espressione rappresentano a volte un problema estetico sentito anche in giovane età; sono legate alla mimica facciale e quindi alla contrazione ripetuta dei muscoli che determinano l'espressività del volto e sono dunque legate anche allo stato d'animo e all'emotività del soggetto. Sono rughe caratterizzate dalla loro diminuita espressione morfologica quando il visoè rilassato ed hanno come sedi elettive le regioni anatomiche perilabiali, perioculari e frontali.Alcune abitudini comportamentali (stress, fumo, forte espressività) possono peggiorare il quadro clinico estetico; a volte il problema estetico è così accentuato clinicamente, o viene a tal punto estremizzato dalla paziente, che si trasforma in un vero e proprio disagio psicologico con tutte le problematiche sociocomportamentali che ne derivano.Molti sono i rimedi che la moderna medicina estetica propone per la correzione di questo inestetismo; per lo specifico è un campo che riguarda più il dermatologo, il chirurgo plastico e l'estetista.Noi ci occupiamo unicamente di riportare ad uno stato ottimale il tessuto muscolare e nervoso, per le zone del viso e del collo.Per fare questo, oltre a vari tipi di massaggio, utilizziamo una tecnica molto particolare che si basa su una serie di leggerissime ma efficaci stimolazioni elettriche, la cui particolarità, oltre ai soliti parametri che riguardano la forma dell'onda, l'intensità e la frequenza dell'impulso, risiede nel fatto che lo stimolo è portato direttamente attraverso le mani, o meglio le dita, evitando fastidiosi elettrodi.Il programma prevede inoltre una serie di esercizi per stimolare la mimica facciale, che la paziente effettuerà davanti ad uno specchio.

Seno

Per tutte le donne è un simbolo di seduzione e di femminilità, oltrechè di maternità.Dall'adolescenza fino alla menopausa è sottoposto a numerose variazioni di forma e di volume, soprattutto durante la gravidanza e l'allattamento, per cui è importante imparare piccoli accorgimenti per mantenerlo sodo e ben modellato. Bisogna dire che il seno più voluminoso, oggi tanto apprezzato, è maggiormente sottoposto all'azione del suo stesso peso e con il passare degli anni la forza di gravità è responsabile della perdita di tono e del conseguente rilassamento. Anche il portamento scorretto dovuto ad una vita sedentaria o alle troppe ore sedute in ufficio in modo sbagliato, rappresenta una delle cause principali della modificazione della forma del seno. Spesso si vedono donne giovani con un seno piuttosto pendente, con le spalle in avanti e la schiena piegata. Se le spalle sono curve è impossibile che il seno, per quanto giovane e bello sia, stia al posto giusto: infatti risulterà come intrappolato tra le braccia e pendente. Quando si assumono posizioni scorrette succede che il peso del seno rimane affidato quasi totalmente alla pelle, che essendo in questa zona particolarmente delicata, cede lentamente, mentre se c'è un buon atteggiamento e si tengono le spalle dritte il seno appoggia meglio sul muscolo grande pettorale e rimano posizionato più in alto. Per questo nel nostro trattamento insegniamo alle nostre pazienti anche a correggere i difetti di postura, che con il passare del tempo sono responsabili del decadimento del seno, ma anche di dolori generalizzati alla schiena.Il seno di per sé è privo di muscolatura propria ma viene tenuto al suo posto unicamente da un sottile ventaglio di muscoli e legamenti che, insieme alla pelle, devono sostenere il peso delle ghiandole mammarie e del tessuto adiposo. L'elasticità ed il tono di questi elementi mantengono il seno al suo posto, determinandone l'altezza, la stabilità ed il turgore. E' su questi due elementi che si deve fondare la nostra azione. La pelle del seno è molto delicata e va curata con particolare attenzione: è bene utilizzare saponi neutri per detergere, ma anche un tonico non alcolico e creme specifiche nutrienti e soprattutto elasticizzanti. Un sistema che consigliamo per tonificare e rassodare il seno è quello di alternare sotto la doccia getti di acqua calda a getti di acqua fredda, in modo da creare una piccola ginnastica circolatoria fondata sulla vasocostrizione e vasodilatazione, che può essere utile per stimolare la circolazione e la funzionalità cutanea.Per quanto riguarda la muscolatura è vero che le mammelle ne sono sprovviste ma proprio per questo ed a maggior ragione è fondamentale che tutte le strutture di sostegno siano in perfette condizioni; i legamenti sospensori devono essere forti ed elastici per sostenere la massa della mammella, altrimenti la forza di gravità la stira verso il basso ed il seno cade; ed una cura particolare va riservata ai muscoli pettorali, che vanno stimolati soprattutto per quanto riguarda il tono.A questo scopo è stata messa a punto una apparecchiatura che, attraverso una serie di piccoli elettrodi che circondano le mammelle, manda delle stimolazioni elettriche leggerissime e gradevoli, che agiscono soprattutto sul tono dei pettorali.Insieme alle stimolazioni elettriche insegniamo alla paziente una serie di esercizi, fondamentalmente per i pettorali, tenendo ben presente che con queste metodologie non aumenta il volume del seno ma migliora, e spesso notevolmente, il tono ed il trofismo delle basi su cui poggiano le mammelle .E soprattutto, per tornare al discorso iniziale, insegniamo anche una serie di esercizi di propriocettività per imparare a correggere i difetti di postura.

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